guida all'osservazione dello stato del mobile
Mobili restaurati
guida all'acquisto dei mobili restaurati
Acquistare un mobile già restaurato significa acquistare un mobile perfetto e in ottimo stato, un mobile che può subito essere inserito nell'arredamento della propria abitazione senza alcun tipo di problema e che può essere utilizzato da subito come fosse un mobile nuovo e non un mobile che ha alle spalle anni e anni di usura. Ovviamente però è necessario prestare attenzione quando decidiamo di acquistare un mobile restaurato perché non sempre ci vengono offerti mobili restaurati nel modo adeguato.
I mobili ben restaurati sono mobili che sono passati nelle mani di un'ebanista esperto, di una persona cioè che conosce con esattezza la provenienza di quel mobile e l'essenza del legno che è stata utilizzata per realizzarlo, che ne conosce la fattura e lo stile e che sa dove andare a cercare i legni migliori per restaurarlo in modo eccellente senza tradire il mobile, la sua anima, la sua meraviglia. Il legno che deve essere utilizzato per restaurare un mobile antico deve infatti essere all'incirca della stessa epoca del mobile, vietato quindi utilizzare legni nuovi anche se della stessa essenza perché danneggerebbero il suo aspetto e la sua autenticità. Gli ebanisti sanno dove trovare legni di questa tipologia ossia da mobili antichi che non sono più purtroppo utilizzabili oppure addirittura da edifici d'epoca in demolizione in cui è sempre possibile scovare porte, rivestimenti e ripiani che possono essere sfruttati per questo tipo di restauri.
Immagine presa da http://www.officinaantiquaria.com
L'ebanista esperto sa ovviamente che non basta usare un legno d'epoca per restaurare il mobile ma che anche le tecniche di taglio e di lavorazione devono essere le stesse che venivano utilizzate a quel tempo pena anche in questo caso la perdita dell'autenticità del mobile che si ha tra le mani.
I mobili restaurati sono mobili quindi che vengono consolidati e che vengono resi capaci di durare nel tempo, mobili che pretendono che il restauro sia in linea con l'anima del mobile ma che non pretendono che il restauro sia invisibile. A dire la verità anzi è sempre preferibile che un occhio esperto possa notare il restauro in modo da capire quando quel restauro è stato realizzato e poter valutare così il mobile nella sua interezza.
Quello appena descritto è un buon restauro, l'unico restauro che deve essere accettato. I cattivi restauri invece devono essere sempre rigettati e scartati senza neanche pensarci. I cattivi restauri sono quei restauri in cui vengono utilizzati legni nuovi non solo perché si tratta di una pratica che rende poco omogeneo l'aspetto del mobile ma anche perché il legno nuovo può addirittura compromettere l'integrità della struttura e togliergli stabilità. Dobbiamo poi ovviamente considerare anche che questi restauratori che utilizzano delle tinture per imitare l'essenza del legno originale, tinture che si notano benissimo in realtà ad occhio nudo e che inoltre con il passare del tempo si rovinano facilmente. I cattivi restauri sono poi quelli che abusano dello stucco per eliminare crepe o i danni causati dagli insetti.